Domenica 24 Aprile, giorno della Granfondo Fi’zi:k 2016 e prima tappa del circuito maglia nera sarà ricordata per ….. il FREDDO! Certo le previsioni non erano un granchè ma da lì a immaginare che sarebbe stata una tappa invernale – soprattutto bagnata – beh, nessuno se lo aspettava!
Il gruppo “cuore” del Ciclo-Style (Il Presidente, il Capitano, il Garbato e il Puma) partono come al solito presto per raggiungere Marostica in tempo per la preparazione e la partenza. Da decidere se fare il corto (100km e 1670m+) oppure il lungo (154km e 2970m+) ma con un meteo del genere Elio e Mauro saggiamente optano per il corto mentre Toni e Lorenzo, forti di un meteo più “sopportabile” nei primi 100km optano per il lungo. Purtroppo però nel terzo settore il meteo comincia a diventare molto “sfidante”.
Grandine, pioggia e freddo rendono le discese a mani bagnete e ghiacciate un vero supplizio. Solo chi si è mai trovato in una simile situazione sa quanto è pericoloso e difficile tenere i freni avendo perso la sensibilità alle dita.
I numeri: 800 iscritti non partiti, 1080 arrivati sul percorso corto e 324 arrivati sul percorso lungo, Già questi numeri la dicono lunga su quanto fosse dura la giornata.
Gli assiderati intervistati al loro ritorno hanno descritto scene apocalittiche e che nessuno vorrebbe mai descrivere: uomini imbalsamati dal ghiaccio denudati dai compagni di sventura e abbracciati per portare calore umano e assistenza, docce fatte nel furgone con il thè bollente per riprendere la sensibilità ad arti ormai in cancrena per il freddo, insomma una domenica simbolo della tenacia del nostro Ciclo-Style!
Chi ha fatto il corto ha invece avuto anche modo di guardare il paesaggio e registrare la bellezza dell’altopiano di Asiago. Anche qui, per chi c’era e per chi non c’era, il suggerimento per un percorso da fare ancora (con altro meteo però…).
Grossissimi complimenti da tutto il club ai nostri 4 eroi!
Appena disponibile verranno pubblicati i cartelloni dei tempi. Intanto nella sezione GALLERIA troverete un pò di foto dell’evento.
Un esperienza che rimarra’ negli annali e d’insegnamento per le prossime avventure! 30 km di discesa in 1h e 30 su asfalto sono significativi delle condizioni in cui abbiam dovuto gareggiare: all’ arrivo (assieme a due svedesi) c’erano i ragazzi che smontavano l’arco dell’arrivo increduli di quanto tremassimo.. Ma grazie al calore umano di Elio (mi ha scaldato lui in mancanza d’altro) e allo spogliatoio mobile ( furgone di Toni e’ eccezionale per queste cose..) mi sono ripreso. ..